giovedì 27 gennaio 2011

Gnocchetti sardi, rucola, pancetta e vino rosso

TEMPO: 25 MINUTI

I Malloreddus sono una pasta tipica della Sardegna. Esistono una miriade di ricette per prepararli, dalle più semplici alle più sofisticate, anche se in quasi tutte è presente la carne.

Questa che vi presentiamo oggi è una variante inventata e testata da noi e possiamo dirvi, modestia a parte, che è veramente squisita. E' abbastanza semplice da realizzare e anche abbastanza economica. Nonchè molto bella da presentare e fotografare, per i suoi profumi e per i suoi colori. (E' possibile fotografare un profumo?)

Servitela con una spolverata di pecorino grattugiato e pepe macinato e accompagnatela con un buon bicchiere di Cannonau.

Di seguito troverete ingredienti e procedimento. Ombre Rosse vi augura buon appettito.



INGREDIENTI x 4 PERSONE:

- Malloreddus (Gnocchetti sardi), 400 g;
- Pancetta affumicata o salsiccia fresca, 120 g;
- Rucola;
- Olio d'oliva;
- Pecorino grattugiato;
- Pepe nero (meglio un mix verde, rosso, nero);
- Aglio;
- Vino rosso;

Mettete l'acqua a bollire. 
Nel frattempo tagliate la pancetta a cubetti e disponetela su una padella bella larga con tre-quattro cucchiai d'olio d'oliva e uno spicchio d'aglio tagliato a metà. 
Fate rosolare la pancetta fino a farla incolorire mescolandola di continuo con un cucchiaio di legno.
Quando la pancetta assume un colorito bello rosa aggiungete un bicchiere di vino rosso Cannonau e fate cuocere a fuoco non troppo alto per alcuni minuti: quando il sughetto comincia ad addensarsi, spegnete il fornello e gettate via l'aglio.
Preparate in un tagliere la rucola spezzatata a pezzi grandi.
Un minuto prima di togliere la pasta riaccendere il fornello del sugo a fuoco alto e scolate i Maloreddus. 
Buttateli nella padella e fate insaporire per alcuni secondi. Appena prima di spegnere aggiungete la rucola e mescolate.

Il piatto è pronto. Guarnire a piacimento.

mercoledì 26 gennaio 2011

Life

AA.VV. - LIFE, I grandi fotografi - CONTRASTO 2007
Eccolo qua. Finalmente, era da tempo che lo desideravo e oggi è arrivato.

Il volume in questione si presenta imponente già dal peso. Un chiletto e mezzo distribuito lungo più di 600 pagine e centinaia di (imponenti) fotografie.

Immagino che tutti quanti conosciate LIFE, ma per chi non ne abbia mai sentito parlare vi basti sapere che è stata (è) una delle più illustri e prestigiose riviste fotografiche (e anche no) della Storia.

Se non tutti i più grandi fotografi collaborarono a LIFE, senz'altro tutti i fotografi che collaborarono a LIFE possono essere annoverati tra i più grandi fotografi di tutti i tempi.

Stiamo parlando di giganti del calibro di Eisenstaedt, Bourke-White, Capa, Burrows, Halsman, Park, Feininger e tanti altri per un totale di 88 grandissimi nomi.
Il volume è arricchito da una bella introduzione di John Loengard, uno dei fotografi più rappresentativi di LIFE, che ripercorre brevemente la storia e il senso della rivista.

Vedere la vita, vedere il mondo era lo slogan apparso dal primo numero diretto da Henry Luce, e il titolo potrebbe riassumere appieno il senso di tutte quelle immagini, di tutte queste Fotografie.

Ognuno col suo personalissimo sguardo, i fotografi della mitica rivista testimoniarono tutti i diversi aspetti della vita umana, nei più disparati luoghi e nelle più disparate condizioni. 

Sfogliare LIFE è come sfogliare e guardare in faccia la Storia. Le sue miserie, le sue ricchezze, le mode, i costumi, gli orrori e la bellezza del nostro mondo e della nostra epoca.

Le edizioni Contrasto si confermano ancora una volta al top in campo fotografico, sfornando un volume ben fatto, elegante, essenziale eppure conciso nella selezione e nelle didascalie delle foto come nelle note biografiche dei vari fotografi che si avvicendano pian piano.
E' un libro da assaporare lentamente, da poggiare sul tavolino e degustare come un calice vino d'annata.

Detto ciò, temo sia un libro assolutamente fondamentale nella libreria di qualunque appassionato di fotografia, dunque mano al portafogli, taccagni miserabili che non siete altro, e andate ad acquistarlo: costa 29,90 Euro ma non appena lo scarterete dal cellophan (si ha anche il cellophan) potrete con sommo piacere constatare di aver speso bene fino all'ultimo centesimo.

Buona visione.

lunedì 24 gennaio 2011

Taschen's Paris Mon Amour

Jean-Claude Gautrand, Paris Mon Amour, TASCHEN 2004
Ho ricevuto questa mattina il volume Paris Mon Amour edito da Taschen. L'ho acquistato su consiglio del mio photo-pusher e devo dire che effettivamente merita.

Merita perchè innanzitutto raccoglie ben 233 fotografie di grandi fotografi come Capa, Doisneau, Brassai (naturalmente), Weiss, Bresson e tanti altri, nonchè, ovviamente, del curatore Jean Claude Gautrand, uno dei massimi esperti francesi di fotografia e fotografo a sua volta.

Paris Mon Amour merita anche per il formato, un generoso 25x33, e per l'eccellente qualità della carta e della stampa.

Merita per il prezzo, infine: 9,90 Euro in qualunque libreria, e soli 6,90 su Amazon.it, io l'ho preso qui. Quasi non sembra vero.

Ma merita sopratutto perchè  ci regala una favolosa passeggiata in una delle città più belle, intriganti e dunque più fotografate del mondo: Parigi, come si sarà capito. Luoghi, spazi, epoche diverse.

Dopo una bella introduzione monografica sui fotografi de Paris inizia dunque una carrellata lunga 240 pagine di fotografie a dir poco stupende, molto godibili nell'essenzialità dell'impaginazione e nella precisione delle didascalie in ben tre lingue (lo stesso vale per l'intro).

Personalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità dell'opera che, dato il prezzo, non era per nulla scontata. Anche se la Taschen è ormai diventata una piccola garanzia in ambito di libri illustrati.

Che dire insomma, se siete qua è perchè la fotografia v'interessa, e se v'interessa, vi piace, vi appassiona, sareste dei fessi a non fare vostro il libercolo in questione.

E non cercatemi la scusa che siete venuti solo per il food. Anche se, a dir la verità, un po' me la sarei cercata.